Campi Flegrei sono una vasta area di origine vulcanica situata a nord-ovest della città di Napoli; la parola “flegrei” deriva dal greco flègo che significa “brucio”, “ardo”. Nella zona sono tuttora riconoscibili almeno ventiquattro tra crateri ed edifici vulcanici, alcuni dei quali presentano manifestazioni gassose effusive (area della Solfatara) o idrotermali (ad Agnano, Pozzuoli, Lucrino), nonché sono causa del fenomeno del bradisismo (molto riconoscibile per la sua entità nel passato nel cosiddetto tempio di Serapide a Pozzuoli).
« I dintorni di Napoli sono i più meravigliosi del mondo. La distruzione e il caos dei vulcani inclinano l’anima a imitare la mano criminale della natura… «Noi — dissi alle mie amiche — somigliamo a questi vulcani e le persone virtuose alla monotona e desolata pianura piemontese. » D.A. F. De Sade
I Campi Flegrei hanno una enorme importanza storica, paesaggistica e territoriale per i seguenti motivi:
Seppur ridotte rispetto all’epoca antica, tuttavia numerose sono ancora le sorgenti di acque termali che vi sgorgano. Famosissime quelle disseminate in tutta l’isola di Ischia; sulla terraferma invece molto rinomate sono le Terme di Agnano a carattere soprattutto terapeutico; le Terme Puteolane; ed infine a Lucrino frequentatissime per relax e terapie sono le “Stufe di Nerone” (dove oltre gli impianti moderni per le immersioni, vi sono le saune che corrispondono agli impianti antichi di epoca romana) ed il “Lido Nerone – Lo scoglio” (dove è possibile immergersi nelle acque bollenti in apposite vasche situate sulla spiaggia).